Godzilla vs Kong Recensione

Quando qualcuno ti dice che i due grandi kaiju del cinema giapponese e americano si daranno battaglia nel più grande monster punch-up del secolo, è difficile non eccitarsi un po’. L’ultima puntata di Adam Wingard nell’epico Monsterverse di Legendary Production vede un Kong eccezionalmente più vecchio intraprendere un viaggio piuttosto pericoloso verso la sua casa al centro della terra, evocando un Godzilla infuriato in una lotta che scuote la Terra fino al suo nucleo. Ne derivano caos, calamità e scontri bestiali.

Sfortunatamente, il problema con qualsiasi film incentrato su mega-mostri incapaci di parlare in modo coerente è che lì, inevitabilmente, devono esserci anche narrazioni umane. Il regista è in grado di farci tifare per queste bestie ingrandite fino alla fine del film, ma lo fa a spese dei suoi personaggi unidimensionali. L’unico personaggio unidimensionale, cioè reale e non fatto al computer, capace di far provare qualche emozione è Jia (Kaylee Hottle), che riesce ad instaurare una relazione davvero toccante con Kong, il suo amico peloso. La performance di Alexander Skarsgård nei panni dello scienziato diventato eroe, il dottor Nathan Lindt, è abbastanza fiacca e a volte persino fastidiosa. Per tutta l’epopea sembra che le interazioni umane sullo schermo, che costituiscono circa il 75% del film, stiano semplicemente riempiendo i buchi narrativi senza dare un particolare spessore al film.

Vale la pena discutere anche della tecnologia utilizzata in questo film. Quando la prima puntata del Monsterverse, Godzilla, è stata rilasciata nel 2014, la sua tecnologia era realistica e radicata nel suo periodo di tempo. Strano che appena sette anni dopo in Godzilla vs Kong gli scienziati umani possiedano una tecnologia talmente avanzata da riuscire persino a viaggiare verso il centro della Terra.

Detto questo, il film ha i suoi lati positivi. Le battaglie tra Kong, Godzilla e MechaGodzilla sono epiche e davvero ben fatte. Godzilla vs Kong è un film visivamente bellissimo, con colori vivaci e grandi mostri che sono una vera festa per gli occhi del nostro bambino interiore.

Il regista riesce a mantenere un coerente senso di scala durante tutto il film. Il pubblico infatti riesce a distinguere accuratamente l’enormità di Godzilla e il potenziale distruttivo di Kong. Dal punto di vista del combattimento, il film non delude. Lo scontro finale ha tutta la carneficina e il divertimento che ci si aspetterebbe.

Voto finale: ⭐⭐⭐⭐